il mezzo

Liberamente ispirato al Visconte Dimezzato di Italo Calvino
Il primo spettacolo di teatro ragazzi in VR in Italia

crediti
Scritto e diretto da
Savino Genovese
con
Viren Beltramo e Savino Genovese
riprese e montaggio video
Fabio Renis
riprese VR 360
Stefano Sburlati
stop motion
Andrea Canepari
musiche
Henoel Grech
costumi
Giulia Del Santo
assistente alla regia
Gabriele Vaschetti
tutor digitale
Antony Mistretta
con il sostegno di
Officine della Cultura
KanterStrasse
Officine Papage
Pilar Ternera
Straligut Teatro
Progetto BUGS
Nell’ambito del progetto Artisti nei territori Art 43 DM 27/07/17
Lo spettacolo

Ne IL MEZZO è stata divisa ogni cosa a metà. Il teatro e il cinema. L’attore in carne ed ossa e lo stop motion. La scenografia teatrale e gli scenari in video. Ci siamo divisi i personaggi, i costumi, le voci, le espressioni, le parole. Questa divisione ci è servita e ci ha permesso di comprendere la bellezza dell’esperienza vissuta nella sua interezza.

IL MEZZO racconta la storia di come il Visconte Medardo di Terralba, partito per andare in guerra contro i turchi, tornò dalla Boemia diviso in due metà, una buona e una cattiva, e di come la comunità di cui fa parte si relaziona con questa, più che eccezionale, particolarità.
Un universo di personaggi che ci mostrano le infinite sfaccettature e sfumature di cui è fatto il genere umano.

modalità di fruizione

Lo spettacolo è un’esperienza che si può vivere sia con un visore VR per un immersione a 360°oppure dal vivo.
Noi proponiamo, come fatto in occasione del debutto al Festival dello Spettatore di Arezzo dal 22 al 25 ottobre 2020, una visione dimmezzata. Ovvero la prima parte dello spettacolo dal vivo (sul palco gli attori interagiscono con video mapping e stop motion) mentre la seconda parte con i visori VR.

motivazioni del regista

Quando lessi per la prima volta il Visconte Dimezzato di Italo Calvino mi resi conto fin da subito che mi avrebbe cambiato la vita. Ero adolescente, avevo un gran bisogno di capire chi fossi e allo stesso tempo volevo trovare il modo di incanalare tutta l’energia che continuavo a disperdere in modo confuso. Ai tempi non ero un gran lettore, ma l’incontro con questo capolavoro mi ha fatto fare la pace con i miei slanci fuori misura, con le mie piazzate imbarazzanti con le mie azioni a sproposito. Ero sì un ragazzo vivace, ma il pensiero di essere sbagliato mi invadeva quotidianamente. Non ricordo cosa in particolare colpì la mia percezione di teenager, rammento solo, con grande chiarezza, la sensazione di consapevolezza che mi pervase. Ero un adolescente e forse per la prima volta ne ero felice. Potevo vivere tutto quello che c’era scritto, sia le vicende più cruente e spietate, che quelle leggere e divertenti.
Quel libro mi rappresentava. Pensavo di essere anche io fatto di due metà. Metà bambino e metà adulto. Potevo comprenderle entrambe.
Così a distanza di anni ho deciso di affrontare questo capolavoro trasformandolo in un’opera teatrale che potesse riportare e far convivere le due parti di me su un palco per un pubblico.

Percorso produttivo

A luglio 2020 siamo stati invitati dalla compagnia Straligut a partecipare ad un bando indetto dalle 5 realtà toscane appartenenti a Bugs – habitat digitali per il teatro ragazzi: Officine della Cultura, Kanterstrasse, Straligut, Officine Papage, Pilar Ternera.
Ci siamo candidati con un progetto intitolato “Il mezzo”, liberamente ispirato al Visconte Dimezzato di Italo Calvino.

Unendo i linguaggi del teatro, del cinema, dell’animazione in stop motion e del videomapping abbiamo realizzato un’opera unica nel suo genere visibile sia con i visori che sul portale dedicato in modalità on demand.

Ad agosto 2020 abbiamo lavorato negli spazi del Cap10100 alla drammaturgia e all’animazione in stop motion, a fine mese siamo andati in Toscana per girare gli scenari e poi siamo stati ospitati in residenza al Teatro di Monte San Savino fino al 10 settembre.

Ad ottobre, mentre Stefano Sburlati si occupava della post produzione, abbiamo ultimato la versione live in vista del suo debutto che è poi avvenuto al Festival dello Spettatore di Arezzo dal 22 al 25 ottobre 2020, giusto in tempo prima che chiudessero i teatri.

Se vuoi maggiori informazioni sullo spettacolo